Come fare la mappa per un viaggio d’arte
Da sedici anni viaggio in camper quasi ogni estate. Non è tantissimo eppure di anno in anno il mio modo di viaggiare è molto cambiato.
Prima andavamo armati di cartine geografiche e insostituibili guide verdi del Touring Club.
Adesso percorsi e destinazioni sono racchiusi tutti nel cellulare, su GoogleMaps, un buon navigatore satellitare ma soprattutto un ottimo sistema per realizzare percorsi personalizzati (ma le mie vecchie guide me le porto sempre perché le informazioni che contengono sono impeccabili e preziose).
Comincio a creare il mio itinerario in inverno, appena abbiamo deciso la meta del viaggio. Con GoogleMaps, infatti, si possono creare mappe collegate al proprio account gmail in cui inserire segnaposti permanenti.
Questa, ad esempio, è quella che avevo usato per un vecchio viaggio in Regno Unito su cui ho segnato le città principali che pensavo di visitare (ne ho dovute trascurare tante, ma ogni viaggio ha i suoi limiti) e una serie di campeggi dove poter sostare.
Quest’estate, invece, ho fatto una scelta diversa: ho deciso di andare in cerca dei siti di un’altra delle mie mappe, quella dal titolo “Luoghi dove voglio andare“. Più che un itinerario di viaggio è una cartina dove prendo nota di tutti i siti che mi capita di incontrare navigando su Pinterest o su Facebook. Luoghi famosi come Palazzo Te a Mantova e meno noti come il tempietto del Valadier a Genga.
E dopo il viaggio ho colorato di rosso i luoghi visitati lasciando in blu quelli ancora da vedere.
Avrete notato che manca il sud Italia: semplicemente perché lo conosco già. Sono le città del centro-nord quelle che mi mancano ancora all’appello.
Ho visto monumenti mozzafiato…
Ma non è di questi che volevo parlare (anche perché le foto dei miei viaggi stanno già su Instagram) ma di come tecnicamente si realizza una simile mappa-dei-desideri.
Si comincia da una normale pagina di GoogleMaps (dopo aver fatto il login tramite il tasto in alto a destra) e si seleziona l’icona con le tre righe, in alto a sinistra (queste istruzioni valgono per la versione da computer ma ci sono funzioni simili anche nelle app per smartphone).
Si aprirà un menu verticale. Qui occorre selezionare “i miei luoghi“.
A questo punto si seleziona “mappe“.
Apparirà l’elenco delle mappe già create. Per aggiungerne una nuova bisogna andare in basso, alla voce “crea mappa“.
Si aprirà una mappa vuota, pronta da essere riempita. In alto, andando su “Mappa senza titolo” si può dare un nome di riferimento alla nuova mappa. Scegliamo, ad esempio, di realizzarne una dal titolo “Gita a Palermo” (sono di parte, lo so…).
Cominciamo ad aggiungere i segnaposto. Per esempio la famosa chiesa della Martorana (o Santa Maria dell’Ammiraglio, suo vero nome). Basta cercarla nella barra di ricerca e appare con un segnaposto verde. La mappa intanto si è ingrandita da sola sul centro storico di Palermo.
Nella parte bassa dell’etichetta appare la funzione “Aggiungi alla mappa“. Selezionando questa voce il segnaposto entrerà nell’elenco a sinistra.
Si continua così fino a quando abbiamo inserito tutti i punti di interesse. Per renderli più ordinati si può dare un nome al livello della mappa (ad esempio “percorso arabo-normanno”) e crearne altri per separare gli itinerari (come il “percorso barocco”). Affinché la distinzione sia chiara anche visivamente si può dare un colore diverso ai segnaposto di ogni livello.
La mappa viene salvata automaticamente anche sul proprio account Drive e può essere condivisa con altri utenti attraverso la funzione presente nel menu.
È così che è stata creata una delle mappe più belle che ho trovato sul web, quella della Milano letteraria. Divisa per epoca, riporta strada per strada la citazione che la riguarda con tanto di foto dell’autore e bibliografia.
Un po’ più semplice è la mappa delle città visitate da Goethe nel suo Viaggio in Italia. Ma è sempre un modo interessante per dare una forma visiva e tangibile ai suoi lunghi e affascinanti racconti.
Per questo aspetto credo che la creazione di una mappa personalizzata possa avere una grande valenza didattica.
Percorrere i luoghi vissuti da un artista o, come suggeriva un docente di storia, localizzare i luoghi dove sono stati stipulati i più importanti trattati di pace, sono alcuni dei modi con cui il digitale restituisce concretezza reale ai luoghi fisici. La geografia e la rappresentazione bidimensionale del territorio si intrecciano con la storia, l’arte, la letteratura e prendono vita contemporaneamente. Meglio di così!
Sempre bellissime e utilissime informazioni. Io uso Google Tour Builder per avere tutto a portata di click.
Grazie, gentile Emanuela, una Istruzione passo passo (oggi si dice step by step) veramente preziosa. Cercherà di metterla in pratica quanto prima. Condivido l’idea dei Viaggi tematici perché consentono di entrare nell’essenza vera dei personaggi o della storia. Gli ultimi, per me, sono stati quelli relativi a Piero della Francesca e, veramente stupendo, il percorso relativo a Gaudenzio Ferrari (Milano, Busto Arsizio, Saronno, Varallo, Novara, Vercelli, ecc). Grazie ancora e buon fine settimana)
Grazie mille, Pasquale.
l’ho fatto fare in due classi ! un successone 🙂 ! grazie mille per la dritta !
😀
Com’è Palermo a Novembre? Sto meditando di portare la mia 5^ del professionale per fotografi in viaggio d’istruzione a fare un mini tour della Sicilia. Incontrarti sarebbe prezioso!
Novembre va bene. Il grande caldo è finito. Fammi sapere se andrete 🙂
Grazie!!Davvero una splendida idea!!
iniziato subito!
grazie
Grazie! mi metto subito in viaggio….
Buon viaggio Emanuela. In attesa delle nuove foto…
🙂
Bene, grazie collega, veramente interessante. Utilissima per l’anno che va a cominciare.
Perfetto, grazie a te Francesco.
Ciao, bellissimo! Per la mia specializzazione sul sostegno ho realizzato una visita guidata a Roma con mymaps… avevo provato anche con Tour Builder ma era più difficile per me! Sempre bravissima. Complimenti. Molto bello anche il tuo libro; io ce l’ho!
Grazie di tutto, Elisabeth!
Come al solito, tanti consigli preziosi. Grazie
🙂
Bellissimo post (come del resto tutti gli altri) e grazie dell’idea! Pensare che anch’io viaggio da tanti anni in camper, ho visitato tantissimi luoghi d’arte ma non ho mai tracciato una mappa dei luoghi visitati o di quelli da visitare, ma per la serie “non è mai troppo tardi!”, mi metto subito all’opera!
Bene! 😀
Interessante.
Grazie! Utilissimo! Da geografa ancora mille grazie!
Grazie a te!