Cartoline d’artista, monumenti e paesaggi osservati dai pittori
Ebbene sì, ci sono cascata di nuovo… Dopo Il mondo alla finestra ho scritto un altro libro per BUR Rizzoli. Stavolta si intitola Cartoline d’artista, viaggio tra le meraviglie del mondo nei dipinti più belli della storia dell’arte.
È un libro che narra di luoghi speciali, amati da sempre per il loro fascino eclatante: spazi edificati dall’uomo, città, templi, ponti, chiese, palazzi ma anche paesaggi naturali, vulcani, coste, cascate. Non contiene però le descrizioni fisiche di questi luoghi, per lo meno non è quello il contenuto principale. Allo stesso modo non ne vuole ripercorrere sistematicamente le vicende storiche né gli aspetti geologici o architettonici.
I trentuno siti scelti, presentati in altrettanti capitoli, sono raccontati invece attraverso lo sguardo di artisti di epoche differenti e le immagini pittoriche con cui hanno fissato ciò che vedevano.
Sono luoghi che potremmo quindi definire “pittogenici“, se esistesse il corrispettivo pittorico del termine “fotogenico”… La loro bellezza spudorata, sebbene apprezzata a fasi alterne nel corso della storia, li ha resi soggetti naturalmente attraenti, che difficilmente potrebbero riuscire male in un dipinto.
Quello sguardo d’artista, per altro, è quasi sempre la visione di un estraneo, di qualcuno che arriva da lontano, che appartiene a un’altra cultura, che vede quel luogo con i suoi occhi per la prima volta, dopo averne sentito parlare o averlo visto nelle stampe, e che forse non rivedrà mai più, ma di certo ha saputo raffigurarlo come nessun altro prima e dopo di lui.
Dunque c’è un secondo tema – oltre quello dei luoghi d’arte – che attraversa tutto il libro: quello del viaggio e del suo ricordo, due momenti che trovano la loro sintesi nel concetto di “cartolina“. Non, ovviamente, quella postale, illustrata da una fotografia, ma l’immagine che l’artista “spediva” a se stesso, per ricordare ciò che ha visto o ciò che ha voluto vedere.
L’idea di trattare i “luoghi d’arte” visti dagli artisti, nasce – come anche il libro sulle finestre nei dipinti – da un mio passatempo che da anni è diventato una mania, quello di raccogliere immagini di dipinti dedicati a uno specifico tema setacciando la rete con infinita pazienza per poi pubblicare queste raccolte in una specifica sezione del blog. In questo caso i temi erano i singoli luoghi, dei quali ho cercato tutte le raffigurazioni possibili, da quelle più antiche alle più recenti.
Come sempre la selezione è stata sofferta: alcuni luoghi sono stati rappresentati in decine di opere una più affascinante dell’altra e decidere di usarne non più di una decina non è stato semplice. Ciò che mi ha guidata è stato cercare di mostrare le visioni dello stesso luogo più distanti tra loro e scartare quegli artisti già presenti in almeno un capitolo.
Nonostante ciò, alcuni nomi tornano molte volte: si tratta di pittori che, non solo hanno viaggiato parecchio, ma hanno interpretato ciò vedevano in modo talmente originale che era impensabile farli comparire una sola volta. Mi riferisco soprattutto a William Turner, a Thomas Cole e a Claude Monet.
Le opere presentate non attraversano tutto l’arco della storia dell’arte ma solo gli ultimi secoli, quelli in cui la rappresentazione di luoghi reali è diventato un genere diffuso e amato. La stessa selezione dei luoghi, per altro, non copre tutto il mondo. Ho cercato di includere alcuni siti dell’Asia, dell’Africa e dell’America e di inserire buona parte d’Europa, ma vasti territori restano assenti, non perché non ci siano luoghi d’arte, paesaggi eccezionali, monumenti rari, ma semplicemente perché non sono mai stati dipinti alla “maniera europea” in quanto non hanno mai avuto quel tipo di tradizione artistica.
L’idea di dipingere il reale imitandone le forme ha delle precise radici nella nostra storia dell’arte, che hanno origine con il concetto di mimesis dell’antica Grecia e poi si sviluppano attraverso la prospettiva, la copia dal vero, la pittura en plein air, e tutte quelle tecniche che tendono a riprodurre in modo più o meno fedele il mondo reale.
Altre culture non solo non hanno mai ricercato la verosimiglianza, tendendo ad espressioni molto più astratte (tanta arte orientale è così) ma alcune addirittura hanno deliberatamente rifuggito ogni espressione figurativa, come avviene nel mondo islamico. Dunque, se tutte le opere presenti ci raccontano qualcosa di quei luoghi e degli artisti che li hanno visitati, anche tutto ciò che in questo libro non c’è svela a sua volta storie differenti.
C’è però qualcosa che unisce i luoghi d’arte presentati: tutti, nessuno escluso, hanno in comune il fatto di essere diversi (ma sarebbe meglio dire migliori) rispetto a come appaiono oggi. L’antropizzazione dei luoghi naturali e la crescita esplosiva delle città hanno alterato irrimediabilmente quei panorami, tanto che in molti casi ho fatto fatica a individuare il punto di osservazione dell’artista.
Le campagne che circondavano le mura di cinta sono scomparse assieme ai confini delle città, inghiottite da un’edilizia sregolata. Confesso di aver provato una profonda pena nel vedere lo stravolgimento dei territori compiuto in meno di duecento anni.
Allo stesso tempo, nel documentarmi su tutti questi luoghi, ho scoperto quanti sforzi siano stati fatti – e si continuino a fare – per salvarli dalla distruzione: incendi, bombardamenti, terremoti, hanno messo a dura prova quelle pietre e quei paesaggi. Poterne ancora godere è in certi casi quasi un miracolo, l’altra faccia (la più bella) di quella medaglia chiamata progresso.
P.S. Se vi incuriosisce, ecco l’indice dei luoghi trattati nel libro:
- Tempeste e rituali a Stonehenge
- L’emersione della Grande Sfinge
- Il Partenone, distrutto e risorto
- Visioni dal Tempio di Segesta
- Cartoline vesuviane
- Il sacro Colosseo
- Il Pantheon altrove
- Sognando Santa Sofia
- Gerusalemme fantastica
- Le notti di San Marco
- Una piramide sul mare: Mont Saint-Michel
- Riflessi d’Alhambra
- Ponte Vecchio e le sue botteghe
- Grandi eventi a Piazza della Signoria
- Fiamme nella Cattedrale di Chartres
- Notre Dame veglia sulla città
- Una piazza per il Duomo di Milano
- Santa Maria del Fiore, una cupola nel paesaggio
- Una scenografia chiamata Etna
- Intorno a San Basilio
- Il profilo di San Pietro
- Il Taj Mahal tra Oriente e Occidente
- Marsiglia, dal porto alla Bonne mère
- La Salute e le sue acque
- Stupore e turismo alle Cascate del Niagara
- Dresda interiore
- Astratto come il Monte Fuji
- A Étretat, cercando la natura
- Il Palazzo di Westminster e la sua silhouette
- Luce come simbolo: la Statua della Libertà
- La Torre Eiffel, variazioni su un’icona
P.S. bis Potete già ordinare Cartoline d’artista in tutte le librerie, oppure su Amazon, IBS, Feltrinelli e gli altri store online.
Che dire. Emanuela dalle mille sorprese.
Sarà come fare il giro del mondo nella Storia dell’ARTE.
CHE MERAVIGLIA.
Ti ringrazio tanto, Luisa carissima!
Buongiorno Emanuela,
Mi unisco volentieri ai tanti complimenti che ho visto rivolti a lei. Come appassionato lettore de “Il Mondo alla Finestra”, sono entusiasta di questo suo nuovo progetto editoriale. In un momento storico in cui molte cose sembrano andare storte, penso che raccontare l’arte con la passione che lei trasmette sia un vero balsamo per l’anima, un piccolo ma significativo passo per guarire dalle brutture del mondo.
Grazie per queste belle parole, Paolo. Sono balsamo per me…
Buongiorno Emanuela,
Mi complimento per quest’ultima creazione, che non vedo l’ora di leggere!
Mi domandavo se ci fosse la possibilità di acquistarne una o più coppie autografate da lei.
Inoltre volevo sapere se presenterà il libro in qualche libreria, dove e quando, c’è un calendario ?
In attesa di un suo gentile commento,
La ringrazio e le auguro un successo strepitoso!
arch. Michela Del Rosso.
Buongiorno Michela, grazie per l’apprezzamento in fiducia… 😀
Al momento non c’è ancora un calendario di eventi, ma appena avrò degli appuntamento per presentare il libro (da novembre in poi) lo pubblicherò sulla sezione Incontri del blog. In queste occasioni in genere firmo le copie di chi lo desidera.